Oronzo Tiso, il prete che dipinse Lecce

Dario Melissano 18 Novembre 2022

Oronzo Tiso nasce nel 1726 a Lecce, in via degli Antoglietta 34, oggi è affissa una targa in corrispondenza della sua casa natale.

Si forma inizialmente presso il collegio dei Gesuiti di Lecce e in seguito, tra il 1746 e il 1752, a Napoli, sempre dai Gesuiti, dove si dedica agli studi di diritto civile e canonico, e dove contemporaneamente si dedica alla pittura.

Entra in contatto con alcuni dei più affermati artisti al servizio della corte borbonica, tra cui il pittore Francesco Solimena, da cui apprende una pittura dalla forte impronta scenografica e ad alcuni maestri della scuola veneta.

Rientrato a Lecce nel 1752 prende i voti come sacerdote e ricopre un ruolo fondamentale nella gestione di tutte le attività pubbliche del capitolo della cattedrale, per la quale dipinge alcune tele tra il 1757 e il 1758.

Da questo momento inizia una prolifica produzione, ancora evidente in moltissimi dipinti conservati a Lecce e in tutta la provincia. Come questo bellissimo dipinto conservato nel museo diocesano di Molfetta e raffigurante San Giuseppe col Bambino. La figura paterna è rappresentata in tutta la sua dolcezza, meraviglia e protezione.

oronzo

Per chi volesse rintracciare le opere di Oronzo Tiso a Lecce, ecco un elenco di tutti i suoi dipinti distribuiti in alcune delle più belle chiese leccesi.

Duomo di Lecce:

La fornace di Babilonia

La Vergine Annunciata

La Comunione

La distribuzione dei panetti (l’elemosina)

L’Arcangelo Michele

L’Arcangelo Raffaele

La Crocefissione

Chiesa dell’Immacolata:

Nascita della Vergine

L’Assunta

La presentazione della Vergine al Tempio

L’annunciazione della Vergine

La visitazione della Vergine

La purificazione della Vergine

Chiesetta di S.Pietro:

San Giuseppe con Bambino

San Giovanni Battista

Angelo custode

Arcangelo Michele

La Vergine col Bambino ed i santi Pietro e Paolo

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Oronzo Tiso, il prete che dipinse Lecce

Rientrato a Lecce nel 1752 prende i voti come sacerdote e ricopre un ruolo fondamentale nella gestione di tutte le attività pubbliche del capitolo della cattedrale, per la quale dipinge alcune tele tra il 1757 e il 1758.

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Rientrato a Lecce nel 1752 prende i voti come sacerdote e ricopre un ruolo fondamentale nella gestione di tutte le attività pubbliche del capitolo della cattedrale, per la quale dipinge alcune tele tra il 1757 e il 1758.

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