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      Vernole, ovvero la Primavera tra gli Ulivi

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      Vernole è un comune della provincia di Lecce, nel cuore del Salento. Il nome del paese, secondo lo storico locale Eugenio De Carlo, potrebbe derivare dal verbo latino “verno”, che significa “germogliare” o “essere primavera”, riflettendo le caratteristiche climatiche della zona. Tradizionalmente, si ritiene che il nome possa anche significare “primavera tra gli ulivi”, in riferimento alla presenza predominante di ulivi nel paesaggio locale. Un vero e proprio haiku giapponese.

      Le origini di Vernole risalgono all’età del bronzo, con la presenza di popolazioni indigene nel triangolo AcquaricaAcayaPisignano (oggi frazioni che afferiscono al comune di Vernole) dove sono stati trovati monumenti megalitici. Tracce significative risalgono al periodo messapico, con scavi archeologici che hanno rivelato in località Pozzo Seccato, una masseria fortificata del IV secolo a.C. Una delle prime masserie del Salento. Fra quelle conosciute, di certo la più antica.

      Le prime notizie scritte su Vernole risalgono al 1115, quando Goffredo, conte di Lecce, donò metà del casale di Vernole al Vescovo di Lecce per il restauro della chiesa maggiore. Questa donazione fu confermata da Costanza d’Altavilla nel 1195. A causa delle incursioni saracene, gli abitanti si trasferirono nell’attuale sito, lasciando solo le rovine dell’attuale chiesa di San Lorenzo.

      Un episodio rivoluzionario il paese lo ha vissuto nel 1961 durante le elezioni comunali. Dopo un elezione finita in pareggio e accuse di avvelenamento ai danni di un consigliere comunale, gli esponenti del partito comunista, per lunghi giorni, impedirono l’accesso al palazzo del comune. Con l’arrivo del prefetto e di un sindaco di nomina prefettizia, il comune tornò al controllo dell’autorità statale.

      Tra i monumenti da visitare, la Chiesa di Maria Santissima Assunta, costruita nel 1730 sulle rovine di un precedente edificio. Tipico esempio di barocco leccese, con una facciata riccamente decorata e un interno a croce latina che conserva altari barocchi.

      La Chiesa di Sant’Anna, edificata tra il 1673 e il 1680, presenta una facciata semplice e lineare, mentre l’interno è decorato in stile barocco e ospita una pala d’altare raffigurante sant’Anna.

      La Chiesa della Visitazione, con all’interno affreschi e pale d’altare, e la Chiesa di San Lorenzo, la testimonianza più antica dell’originario Casale di Vernole.

      A pochi chilometri dal centro urbano si estende la Riserva Naturale Statale delle Cesine. Situata lungo la costa adriatica, rappresenta una delle ultime zone paludose della regione e ospita una varietà di specie vegetali e animali, tra cui molte in via di estinzione.

      Una delle caratteristiche di Vernole è la sua costellazione di frazioni. Tanto da ricevere l’appellativo ironico di Stati Uniti di Vernole. Ne ha ben cinque. Acaya, Acquarica di Lecce, Pisignano, Strudà e Vanze.

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