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      Il Castello di Fulcignano e il tesoro custodito da Lucifero

      fulcignano

      Il Castello di Fulcignano, oggi in rovina, è un’importante testimonianza storica della rivalità tra Galatone e l’antico casale. La sua descrizione nel “Liber de Situ Japygiae” di Galateo evidenzia la struttura rettangolare con torrette e un portale decorato. Questo castello non è solo un monumento architettonico, ma rappresenta anche un capitolo della storia locale, segnato da conflitti e migrazioni degli abitanti. L’abbandono del casale da parte degli abitanti e il loro trasferimento a Galatone hanno contribuito a plasmare la storia del luogo. Oggi, le rovine evocano un fascino nostalgico, richiamando alla mente le storie di un passato tumultuoso.

      Le prime notizie sul casale di Fulcignano risalgono al 1192, con l’assegnazione del feudo a Maurizio Falcone. Il successivo incremento demografico tra XIII e XIV secolo contribuì agli scontri con Galatone, come documentato dal Galateo. Il castello, accessibile tramite un sentiero che porta all’antico portale, era circondato da un fossato. La sua pianta quadrangolare misura tra 49 e 75 metri, con mura alte circa 8 metri e spesse 2,6. Le torri angolari variano tra 7,55 e 8,40 metri. Il portale d’ingresso, pur rimaneggiato, conserva elementi originali. Divenuto monumento nazionale nel 1967, è stato acquistato dal Comune di Galatone nel 2011, segnando un passo importante per la sua valorizzazione storica e culturale.

      La leggenda del Castello di Fulcignano narra di un assalto da parte di predoni che, nonostante la loro determinazione, non riuscirono a conquistare la fortezza. In un gesto estremo, rapirono e uccisero il figlio del Signore, appendendo le sue membra a un carrubo. La madre, distrutta dal dolore, invocò il diavolo promettendo che chiunque avesse tentato di impadronirsi del castello avrebbe dovuto offrire un bambino a Lucifero. Il tempo che il diavolo impiegava a divorare il bambino sarebbe stato concesso per trovare il tesoro.

      Nel corso dei secoli, solo un uomo osò affrontare la sfida, portando un gatto travestito da neonato. Ma il miagolio rivelò l’inganno e Lucifero, furioso, scatenò una tempesta che costrinse l’uomo a fuggire. Da quel giorno, nessuno ha più osato cercare il tesoro, e la leggenda ha avvolto il castello in un alone di mistero e terrore, rendendolo un simbolo di sfide impossibili e di avvertimenti contro la cupidigia.

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