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Maccheroni
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Il Castello de’ Monti di Corigliano d’Otranto,
definito secondo le parole di G. Bacile di Castiglione, il più bel monumento di architettura militare e feudale del principio del Cinquecento in Terra d’Otranto, ha un impianto medievale.
Infatti, il castello ha un’origine angioina e fu poi ristrutturato e ampliato tra la fine del Quattrocento e i primi del Cinquecento (da Giovan Battista de’ Monti che lo ridisegno rispetto alle esigenze belliche del tempo, avvalendosi soprattutto di maestranze locali).
Il castello è circondato da un fossato e su ogni angolo si erge un torrione circolare. Su ciascuno dei quattro torrioni corrispondono diverse feritoie , da cui sporgevano i cannoni che hanno difeso il paese dall’assedio dei turchi . Ciascun torrione riporta l’araldica dei de Monti ed è intitolato ad un santo diverso, a San Michele Arcangelo, a Sant’Antonio Abate, a San Giorgio e a San Giovanni Battista. Nel 1600 il castello si trasforma in residenza ducale, dismettendo le funzioni militari. Il duca, Francesco Trane, dopo aver acquistato il feudo dall’ultimo dei de’ Monti, modificò la facciata militare del castello.
Inserendo una serie di statue allegoriche accompagnate dai busti dei più grandi condottieri del passato; al centro inserì la sua statua affiancata dalle statue che simboleggiano la giustizia e la carità. La targa epigrafica posta ai suoi piedi informa sulle sue doti e sui suoi titoli nobiliari.
Inserì sulla nuova facciata anche un balcone a sbalzo delimitato da un’elegante balaustra in pietra leccese riccamente decorata da fregi e animali fantastici.
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