
Carmiano, un affascinante comune situato nel cuore del Salento, fa parte della provincia di Lecce e conta una popolazione di circa 11.600 abitanti. Questo territorio è caratterizzato da una pianura fertile, dove si estendono ampi oliveti e vigneti, noti per la produzione di oli e vini di alta qualità, che contribuiscono significativamente all’economia locale.
Dal punto di vista geografico, Carmiano e la sua frazione Magliano, si trovano all’interno della Valle de “La Cupa”, una depressione carsica situata nell’entroterra di Lecce. Questo territorio è stato caratterizzato sin dal Settecento dalla presenza di magnifiche ville, eleganti “casini” e piccoli “casine” destinate alla villeggiatura. Qui, le nobili famiglie leccesi riscoprirono il piacere di trascorrere del tempo in campagna, a breve distanza dalla città, godendo delle architetture raffinate e dei giardini rigogliosi che punteggiavano il paesaggio.
A differenza di altri centri della Terra d’Arneo, la storia di Carmiano è stata influenzata dalla signoria di un importante ordine religioso: quello dei Celestini di Santa Croce di Lecce. Questa presenza ha avuto un ruolo fondamentale nella nascita dei due casali, Carmiano e Magliano, che nel tempo sono divenuti entità sociali e amministrative autonome. I Celestini, che possedevano il territorio dal 1448 fino alla soppressione napoleonica, hanno promosso una significativa ripresa demografica e produttiva, specialmente tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo.
Della cosiddetta “epoca aurea” di Carmiano rimane il palazzo dei Celestini, che ha segnato profondamente anche l’ambiente culturale del comune senza intaccare le dinamiche delle istituzioni ecclesiastiche locali. Questo edificio possedeva una cappella dedicata ai Santi dell’ordine, decorata con una grande tela di scuola napoletana risalente tra il XVI e il XVII secolo. Il monumentale portale d’accesso, di stile catalano-durazzesco, è abbellito da due nicchie che ospitano statue in pietra rappresentanti le virtù, attribuite al celebre architetto leccese Giuseppe Zimbalo.
Zimbalo, noto per il suo contributo alla vivacità artistica di Lecce, trascorse un periodo a Carmiano per motivi familiari. Gli sono stati attribuiti anche l’altare maggiore e il portale della chiesa dell’Immacolata, databili alla metà del XVII secolo, che rappresentano autentici capolavori di arte e abilità artigiana.
In questo contesto, il linguaggio artistico di Zimbalo si discosta dall’eccessiva decorazione e dalla ridondanza formale tipica di altre opere, assumendo un tono più sobrio e misurato, riflettendo una realtà diversa da quella leccese, ma senza compromettere la forte personalità della sua arte.
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