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      Eliane Potiguara, la brasiliana dell‘Ancestralità

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      Eliane Potiguara, durante una decade ha partecipato all’elaborazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Indigeni nella sede ONU di Ginevra. Nel 1988 è stata eletta una delle dieci donne dell’anno in Brasile. È stata insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine del Merito Culturale. È Ambasciatrice di Pace del Circuito di Scrittori di Francia.

      La sua opera ha ottenuto riconoscimenti e premi a livello nazionale e internazionale, fra cui il Pen Club dell’Inghilterra, il Fondo Libero di Espressione negli USA. Le molteplici attività da lei svolte vertono intorno ai diritti dei popoli indigeni, della biodiversità, delle conoscenze tradizionali. Editato dalla casa editrice Global, un suo libro di grande successo è Metade cara, metade máscara.

      Eliane Potiguara

      “Preghiera per la liberazione dei popoli indigeni”. 

      Smettete di potare le mie foglie e portar via il mio aratro

      Basta con l’affogare le mie credenze e estirpar la mia radice.

      Cessate di strapparmi i polmoni e soffocar la mia mente

      Basta con l’uccidere le mie canzoni e silenziar la mia voce.

      Non si secca la radice di chi ha semi

      Sparpagliati per la terra a germogliar.

      Non si spegne degli avi – ricca memoria

      Vena ancestral: ritual da rievocar

      Non si recidon grandi ali

      Perché il cielo è libertà

      Ed è fede incontrarla.

      Prega per noi, Padre – Sciamano

      Perché il demone della selva

      Non porti debolezza, miseria e morte

      Prega per noi – terra madre nostra

      Perché i vestiti rotti

      E quest’uomini malvagi

      Finiscano al tocco dei maracás

      Allontanaci da disgrazie, da cachaça  e discordia,

      Porta l’unità tra le nazioni.

      Illumina uomini, donne e bambini

      Spegni tra i forti l’invidia e l’ingratitudine

      dai luce, fede, vita nelle pajelanças

      Evita, ó Tupã, violenza e mattanza.

      In un luogo sacro presso l’ igarapé.

      Nelle notti di luna piena, ó MARÇAL, chiama

      Gli spiriti delle rocce per danzare la Toré.

      Portaci nelle feste di mandioca  e pajés.

      Una resistenza di vita

      Dopo aver bevuto la nostra chicha  con fede.

      Prega per noi, falco-dei-cieli

      Perché vengano giaguari, caititus,  seriemas  e capivaras

      Cingere fiumi Juruena, São Francisco o Paraná

      Cingere sino al mare Atlantico

      Perché pacifici siamo, invece.

      Mostraci il cammino come il delfino 

      Illumina per il futuro la nostra stella

      Aiutaci a suonare i flauti magici

      Per cantarvi una canzone in offerta

      O danzare in un rito lamaká.

      Prega per noi, Uccello Sciamano

      Ogni mattina a Sud, a Nordest

      Nel cuore di cunhã, o nell’Amazzonia agreste.

      Pregate per noi, pintados  armadilli o pappagalli, 

      Vieni al nostro incontro

      Mio Dio, NHENDIRU !

      Rendi felice la mintã

      Che da ventri d’indie rinasceranno.

      Dacci ogni giorno di speranza

      Che sol chiediamo terra e pace

      Per i nostri poveri – questi ricchi bambini.

      (Eliane Potiguara)

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